PAROLE [23] - Quilling

Quilling

Parola interessante che sta avendo, soprattutto nella realtà, un particolare percorso concreto. Come scrivere, recitare, disegnare, dipingere e molto altro, Q. rappresenta una modalità di essere creativi che al contempo aiuta a lavorare su di sé e per gli altri.

Innanzitutto la parola. Il nome quilling deriva dall’inglese “quill” che significa arrotolare” (to quill). Quill significa anche penna d’oca. È proprio la penna d’oca il primo strumento usato dai monaci amanuensi per arrotolare le strisce di carta. In epoca Vittoriana l’arte del Q. ebbe un grande successo come passatempo femminile, alla pari del ricamo. Insomma il Q. è definito come artigianato decorativo in cui la carta si costituisce in piccole fasce o rotoli a formare la base del disegno.

Anche il Q., al pari di altre tecniche, è un’arte che ci proviene dall’antichità. Infatti essa è una forma d’arte le cui radici sono da ricercare nel Medio Oriente, probabilmente è nell’Antico Egitto dove dovremmo trovarne le nobili origini. Intorno al 300-400 d.C., artigiani e decoratori dell’epoca utilizzavano le antiche tecniche del Q. che prevedevano l’arrotolamento di fili d’argento e d’oro per l’addobbo di colonne e vasi, spesso completando tali lavori con l’impiego di pietre preziose. Fino al medioevo tale forma decorativa era molto popolare ma man mano che i metalli preziosi divennero più scarsi e di difficile reperibilità la filigrana d’oro ed argento venne sostituita dalla ben più comune ed economica carta. Il Q., come altre forme d’arte, vide il suo periodo più prospero durante il Rinascimento quando in Italia e Francia, suore e monaci utilizzavano striscioline di carta dorata per impreziosire le copertine di libri religiosi, le reliquie dei Santi e le icone. In questo periodo, grazie alla pazienza e alle laboriose mani dei religiosi, nei conventi, nelle clausure e luoghi di culto vennero realizzate vere e proprie opere d’arte. L’Arte del Q. proseguì la propria popolarità in Europa ma soprattutto in Inghilterra all’inizio del 1700 e durante tutto il periodo Georgiano nel 1800. Il Q. divenne una “moda” e un hobby per molte giovani donne della classe medio-alta della società, in tale epoca vennero anche organizzati i primi corsi scolastici dove venivano apprese le tecniche di questa meravigliosa arte. Le giovani donne potevano così mostrare le loro abilità decorando con successo persiane, armadi, scatole da tè, tavoli da gioco ed altri oggetti, persino mobili. Tale forma d’arte poi sbiadì verso la fine del 1800 nonostante siano stati fatti sforzi per rilanciarla, ma con scarsi risultati. Di recente, l’immigrazione ha portato quest’arte nel Nord America dove ha subito una rivisitazione generale ed oggi, l’arte del Q. sta rinascendo guadagnando popolarità anche tra i giovani di tutto il mondo. Un pochino anche da noi.

La tecnica base è relativamente semplice, consiste nell’ arrotolare su se stesse sottili strisce di carta colorata, incollarle e modellarle con le dita per ottenere molteplici forme. Le forme più utilizzate sono: il cerchio, la goccia, l’occhio, il triangolo, il quadrato, la foglia, la mezzaluna, la freccia, il tulipano e la stella.

.

Immagine: Couple di I. Lamis by Pixabay

Testo: prevalentamente di Corina Dragan (https://corinadragan.it/cose-il-quilling-o-filigrana-di-carta/)