Etica nella relazione d'aiuto

L’etica è la radice più importante della professione di counsellor, non solo nel senso della qualità della relazione con il cliente, quanto nel riferimento della gestione dei processi interni, nella posizione di responsabilità adulta e in quel modo di stare al mondo che permette di "vivere” l’esistenza, e non solo di subirla.

Questo è il senso del fare counselling, laddove alcune parole d'ordine continuano a configurare in modo irrinunciabile una relazione d’aiuto eticamente fondata:

- l’intersoggettività (l'altro come soggetto e non oggetto di aiuto);

- l'osservazione fenomenologica (lo sguardo sempre rivolto a quel che c'è e si manifesta   

  nell'esperienza della vita);

- la co-progettualità (counsellor e cliente disegnano insieme orizzonti di senso), e

- l'intenzionalità come aspetto fondante del progetto esistenziale della persona (l’agire

  intenzionale quale forma propria della coscienza umana).

Faccio miei questi punti di riflessione portati all'attenzione dalla mia associazione professionale, la quale vuole valorizzare le qualità citate in quanto espressioni dell'etica, assunto essenziale dell'esistenza, affinché trovino spazio e siano chiaramente visibili nell'operatività del counsellor.
Se ne discuterà nel congresso annuale di Riccione dell'11 - 13 maggio prossimi.

Gianni Faccin

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Bibliografia - Fonti

1) www.aicounselling.it