Contatto psicologico

Oggi prevedo che toccherò altre tre abilità empatiche, ma lo farò distintamente.

Oltre al cosiddetto contatto psicologico, ho in programma la padronanza e la resilienza.

Ispirazione per tutte queste qualità il padre dell'empatia, Carl Rogers.

Comincio con il contatto psicologico nella relazione con l'altro.

Nell'incontro è necessario esporsi all’ altro altrimenti non avverrà un contatto incisivo e
difficilmente si attiverà la comprensione.
Il contatto c’è nel momento in cui si percepisce quel quid che mette in connessione.
Se si verifica il contatto si capisce facilmente. Lo stesso se n on c’è.

Può essere utile quindi ricorrere a riformulazioni e a domande del tipo:

“ho capito bene?”.

Per verificare il contatto e mantenerlo.


Trovandosi di fronte a persone stanche, logorate, ansiose, sotto effetto di farmaci, o sotto effetto di alcol o droghe, dissociate o particolarmente disturbate, il contatto non si verifica.

E non va mai dato per scontato che ci sia il contatto psicologico. 

Per aiutare veramente qualcuno serve il contatto psicologico, altrimenti non si va da nessuna parte.

Gianni Faccin

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Bibliografia - Fonti

1) Terapia centrata sul cliente - C. Rogers - ed la meridiana