Aiuto alla Persona

Quando iniziai a riflettere e a trovare qualche spunto di vita in vari testi che stavo leggendo, e penso fu per me già questo un susseguirsi di intuizioni, mi fissai sull’idea dell’aiuto alla persona. L’idea trovò sempre più concretezza nell’incontro con le persone, nel lavoro, in famiglia, nel volontariato e nella pratica del counselling.
E’ un’idea che definisco ancor oggi spunto di vita, come molte altre, perché non solo mi colpì, ma mi fece approfondire ancora e ancora in una ricerca senza sosta, soprattutto dal 2010 in avanti.

Diciamo aiuto come approccio di vita.

Aiuto alla persona con inizialmente due sguardi ben distinti: aiuto verso se stessi e aiuto verso gli altri.
Non è possibile aiutare gli altri se prima non si è in grado di aiutare se stessi. E si aiuta se stessi dedicando tutto lo spazio necessario ad ascoltarsi. Spesso con l’aiuto di un terzo.

Ricordo qui una frase di Erri De Luca: “… dice che ci sto e così ecco qua, me n’accorgo pur’io che ci sto. Mi chiedo da solo: non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci? Pare di no.
Pare che ci vuole un’altra persona che avvisa” (1).

E "il vero aiuto io l’ho avuto, un aiuto che ti fa crescere, che non è fatto di consigli o indicazioni, né di giudizi o parole superficiali, ma di accompagnamento nell’abitare la distanza nelle relazioni … " (2).
Un po’ come l’affiancamento simbolicamente espresso nella foto delle poltroncine di cartone.
Lo spunto divenne per me di valore vitale, fino al 2014, anno di nascita del gruppo Facebook omonimo. Anno in cui mi diplomai counsellor professionista (Firenze AICo 29 gennaio 2014).

Lo è oggi, a quattro anni di distanza dal diploma e a otto dall’intuizione. E ora finalmente posso pensare di andare oltre.


Gianni Faccin

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Bibliografia - Fonti

1) Aiuto alla Persona - Counselling /facebook.com/gianni.faccin

2) Montedidio,  Erri de Luca - Feltrinelli

3) Per abitare la distanza, Gianni Faccin -  G.E. L'Espresso