Responsabilità sociale d'impresa e counselling

Responsabilità sociale d'impresa e counselling

In questa uscita del blog pubblico, sempre in ambito "counselling", la certificazione, in tal caso di partecipazione, riguardante la specializzazione realizzata in uno dei settori più interessanti ed attuali del mondo imprenditoriale: la responsabilità sociale d'impresa.

Questa cosa, tutt'altro che secondaria, spesso pare abbia soprattutto un significato di slogan, mentre potrebbe sopravanzare altri significati come quello ritenuto sacro del profitto.

Personalmente, pur impegnato per tanti anni in un ruolo gestionale avanzato d'azienda, mi sono sempre sentito in grande sintonia con questa visione, almeno al pari della profittabilità.

E il counselling, come ho sperimentato, può essere veramente una funzione che nell'impresa può orientare ad un vero valore aggiunto, sono soltanto in termini economici.

Aggiungo a questo blog la certificazione del master in responsabilità d'impresa, cui tengo molto.

Ma cos'è la "responsabilità d'impresa"? 

Mi rifaccio ad una efficace sintesi della Regione Emilia Romagna:  

La Responsabilità Sociale d’impresa (Rsi) è, secondo la Comunicazione UE n. 681 del 2011, “la responsabilità delle imprese per gli impatti che hanno sulla società”.

Rsi o imprenditoria socialmente responsabile, sempre secondo l’Unione europea, significa soddisfare le esigenze del cliente e saper gestire allo stesso tempo le aspettative di altri stakeholders, come ad esempio il personale, i fornitori e la comunità locale di riferimento.

L’elemento distintivo della Rsi è quello di affiancare alla responsabilità economica anche una responsabilità sociale, che crea valori tangibili e intangibili, per tutto ciò che sta intorno all’azienda. Valori vincenti per l’impresa, per le persone, per il territorio e per l’ambiente.

La Rsi è l’applicazione di diversi princìpi:

-        sostenibilità: uso consapevole ed efficiente delle risorse ambientali in quanto beni comuni, capacità di valorizzare le risorse umane e contribuire allo sviluppo della comunità locale in cui l’azienda opera, capacità di mantenere uno sviluppo economico dell’impresa nel tempo;

-        volontarietà: come azioni svolte oltre gli obblighi di legge;

-        trasparenza: ascolto e dialogo con i vari portatori di interesse diretti e indiretti d’impresa;

-        qualità: in termini di prodotti e processi produttivi;

-        integrazione: visione e azione coordinata delle varie attività di ogni direzione e reparto, a livello orizzontale e verticale, su obiettivi e valori condivisi.

Di seguito i principali fattori di traino che dovrebbero portare ad adottare una cultura d’impresa orientata alla Rsi:

1) Crescente domanda di qualità, in termini di processi, prodotti, servizi, relazioni, da parte di consumatori-clienti, dipendenti, fornitori, enti locali, mondo finanziario, società civile.

2) Linee guida internazionali (Onu, Ilo, Icc) e comunitarie (Ue), network d’impresa, che richiedono sempre più una maggiore integrazione della sostenibilità ambientale e sociale.

3) Necessità di innovazione trasversale nelle imprese per rimanere competitive nel tempo.

4) Necessità di distinguere e valorizzare il marchio non più solo in termini di prodotto, ma come cultura e reputazione d’impresa, elemento distintivo e di credibilità verso il consumatore, e fattore di maggiore competitività.

5) Necessità di distinguersi strategicamente dai concorrenti per una migliore reputazione, sia in termini di prestazioni commerciali che di prestazioni sociali.

6) Fattori intangibili come la crescita intellettuale, professionale, relazionale di dipendenti e collaboratori (capitale sociale d’impresa) considerati come elementi determinanti per il successo d’impresa nel tempo.