Resilienza

Ci sarebbe molto da dire e scrivere sulla resilienza. Inoltre questo argomento mi appassiona molto, quale componente di una buona personalità individuale.

Mi fermo in questo articolo alla sua decrizione con riferimento alle abilità empatiche, che chiudo con questa trattazione.

La qualità in oggetto è importante perché le persone con un buon livello di resilienza, riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e a raggiungere mete importanti.
L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle.
Esse tendenzialmente sono ottimiste, flessibili e creative.
Per capire il livello di resilienza nostro dell’interlocutore serve individuare i fattori che contribuiscono, primo fra tutti la presenza all’interno come all’esterno della famiglia di relazioni con persone premurose e solidali.
Questo tipo di relazioni crea un clima di amore e di fiducia, e fornisce incoraggiamento e rassicurazione favorendo, così, l’accrescimento del livello di resilienza. Gli altri fattori coinvolti sono:

l’ottimismo: è la disposizione a cogliere il lato buono delle cose, la tendenza ad aspettarsi un futuro ricco di occasioni positive, la propensione a sminuire le difficoltà della vita, cercando sempre di trovare la risposta ai problemi;

l’autostima: una elevata autostima protegge da sentimenti di ansia e depressione e influenza positivamente lo stato di salute fisica. Tale fattore si riferisce ad una visione positiva di se stessi;

la resistenza allo stress: impegno, sfida e controllo, in quanto tratti della personalità, ossia:
. impegno è il definire e il perseguire degli obiettivi;
. sfida è la visione dei cambiamenti come opportunità di crescita;
. controllo è convinzione di essere in grado di controllare l’ambiente circostante e l’esito degli eventi, mettendo in atto tutte le risorse per affrontare le difficoltà;

la positività: il bicchiere mezzo pieno (e non mezzo vuoto), ma da riempire tutto;

la socialità: rete sociale di relazioni molteplici ed eterogenee che possano sostenere l’individuo nei momenti difficili.

Nella relazione d’aiuto la resilienza deve esserci in chi guida.

E’ anche importante capire quanto è resiliente l’interlocutore partendo dalla sua
personalità.
Ed è indubbio che tale qualità va accresciuta. Le strade che possono portare le persone ad accrescere il proprio livello di resilienza sono numerose.
Nella ricerca della strategia più idonea per migliorare il proprio livello di resilienza può essere d’aiuto focalizzare l’attenzione sulle esperienze del passato cercando di individuare le risorse che rappresentano i punti di forza personali.

Nel prossimo pezzo ricorderò quale possa essere un sistema cha agevola nell'individuare le risorse delle persone e quindi evidenzierò come la resilienza si possa apprendere.

Gianni Faccin

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1)  La motivazione comunitaria e il counselling – G. Faccin - G.E. L’Espresso 2013

2)   Introduzione al counselling – D. Toneguzzi - edigestalt 2007