Relazione d'aiuto

La relazione d'aiuto è il legame che si stabilisce tra una persona che dà aiuto e un'altra che lo riceve.

In questo pezzo fornirò solo alcuni elementi chiave circa la "relazione d'aiuto", tema che merita molti e distinti approfondimenti.

Ho inserito l'articolo oggi, dopo aver argomentato sull'empatia e poi sulla conoscenza e consapevolezza di sè, perché esiste una forte connessione tra il sè nel processo empatico e la relazione 'aiuto.

Secondo AICo il "concetto di relazione d’aiuto si può intendere in varie maniere.
In primo luogo come aiutare una persona con un apporto significativo (accettazione, ascolto, ecc).
In secondo luogo come aiutare una persona ad aiutarsi: l’operatore in questo assume la funzione di catalizzatore, cioè di chi supporta lo sviluppo di avvenimenti interni, e non di sostituto di capacità mancanti".

Secondo Carl Rogers la relazione d'aiuto "potrebbe essere definita come un situazione in cui uno dei partecipanti cerca di favorire, in una o in ambedue le parti, una valorizzazione maggiore delle risorse personali del soggetto ed una maggior possibilità di espressione".

E' ovvio che, secondo l'autore citato, la relazione d'aiuto ottimale è quella instaurata da una persona psicologicamente matura. Infatti la misura in cui posso creare una relazione capace di facilitare la crescita degli altri come persone distinte è correlata con la mia crescita personale (nda).

Da questa consapevolezza nasce il bisogno di lavorare su se stessi in un continuum di percorso formativo ed esperienziale, quale presupposto dell'aiutare.

.

Bibliografia - Fonti

1) Percorso formativo 2018 - Elementi base della relazione d'aiuto - Viviana Casarotto (psicoterapeuta)

2) Terapia centrata sul cliente - C. Rogers - ed la meridiana

3) www.aicounselling.it