PAROLE [12] - Fundraising e Fundraiser

Fundraising

Come si evince da Wikipedia, F. è una raccolta di fondi, anche denominata con un anglicismo, in quanto azione di raccogliere soldi per sostenere o finanziare qualche progetto o causa, spesso per attività a scopo sociale, anche da enti e servizi pubblici o da aziende.

Questa forma, al di là dell'usuale utilizzo della lingua inglese, è una vera e propria raccolta strategica che oggi definisce ormai ogni attività assimilabile di raccolta.

Essa ha comunque delle specificità, che bene descrive Startup Geeks: "In generale, il fundraising è il processo di raccolta fondi per sostenere un’organizzazione o un progetto. All’inizio, era un metodo utilizzato esclusivamente dalle organizzazioni non profit, ma, col passare del tempo, si è diffuso anche tra le persone interessate a finanziare la propria startup o azienda. Questo perché offre diversi vantaggi: -ottenere grosse somme di denaro, per far crescere la propria azienda; -sfruttare le competenze, le conoscenze e il network dei nuovi investitori; -avere maggiore visibilità; -migliorare la propria reputazione sul mercato.
Tuttavia, per sfruttare al meglio questi vantaggi, non basta organizzare una campagna marketing. Bisogna invece affidarsi a professionisti del settore, che conoscono le strategie migliori per raccogliere il maggior numero di fondi. E chi sono questi professionsiti? Sono i Fundraiser, figure professionali emergenti. Il fundraiser è un professionista che si occupa di pianificare raccolte fondi per organizzazioni non profit e imprese attraverso attività di comunicazione e pubbliche relazioni, sia online che offline. E come si diventa fundraiser? Per entrare nel settore del fundraising, non esiste un percorso di formazione obbligatorio ma bisogna riuscire a crearsi un network di investitori, oltre che sviluppare competenze di economia aziendale, marketing, gestione eventi, ecc. applicate al fundraising. Per questo, si possono seguire master specifici dedicati al settore. Inoltre, in Italia è stata fondata l’Associazione Italiana Fundraiser (ASSIF) che ha fornito una definizione chiara delle mansioni di questa figura e le ha assegnato un Codice Etico. Ma in cosa consiste il lavoro del fundraiser nella pratica? Si parte dalla scelta della tipologia di raccolta fondi da portare avanti. Perché è indispensabile scegliere quella giusta al momento giusto. Altrimenti, si rischia di non riuscire a sfruttare al meglio le opportunità offerte dai finanziamenti ottenuti. Per questa ragione, vediamo subito quali sono i tipi principali di fundraising. 

Ci sono due soggetti che di solito fanno fundraising: -le organizzazioni no profit; -le aziende, soprattutto le startup.
Entrambe possono utilizzare vari metodi:

. Campagne di raccolta fondi: le più utilizzate dalle organizzazioni non profit, ma ormai diffuse anche tra le startup; permettono di ricevere donazioni da parte di enti o privati offline oppure online, grazie a piattaforme come GoFundMe;
. Eventi di raccolta fondi: feste, concorsi o gare di beneficenza, lotterie e vendite di prodotti sono un modo divertente ed efficace per le organizzazioni no profit e le aziende alla ricerca di fondi;
. Sponsorship: un’altra forma di fundraising in cui aziende o enti finanziano un progetto no profit o un’impresa in cambio di visibilità;
. Crowdfunding: campagne di finanziamento collettivo, che consentono di raccogliere piccole somme di denaro da parte di un gran numero di persone, in cambio di regali, interessi o quote societarie (in quest’ultimo caso, si parla di equity crowdfunding). Se fatto dalle organizzazioni no profit, di solito non prevede alcuna ricompensa. Questi sono i metodi più usati per raccogliere fondi. Di questo parlerò meglio nella rubrica successiva di "Parole".

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Fonti: Wikipedia e https://www.startupgeeks.it/fundraising/#Cosa_si_intende_per_fundraising

Immagine: Church by Pixabay