Empatia non è simpatia

Prima di proseguire con le abilità speciali utili ad essere empatici, mi fa molto piacere ospitare nel mio blog una riflessione di Annamaria, una cara amica impegnata con me nel volontariato sociale e in particolare nelle relazioni d'aiuto.

E' una riflessione che nasce dallo studio e dalla pratica dell'empatia, legati al lavoro che facciamo insieme.

Annamaria parte dai suoi usuali spunti di riferimento che in tal caso sono Carl Rogers e Thich Nhat Hanh:

- "La più alta espressione dell’empatia è nell’accettare e non giudicare", dice Rogers.

- "Se sei in conflitto con un’altra persona, la prima cosa che dovresti fare è cercare di capirla a fondo.

  Guardare in profondità ti farà vedere la sua sofferenza e allora non avrai più voglia di farle del male,

  di punirla o di farla soffrire, ma accetterai così com’è e cercherai di aiutarla. E’ così che la comprensione

  contribuisce a rendere possibile l’amore.

  A sua volta l’amore aiuta la comprensione ad approfondirsi: quando provi simpatia o affetto per qualcuno,

  sei in una posizione per capirlo o capirla. Se invece non hai alcuna empatia per quella persona,

  se non l’accetti, non avrai alcuna possibilità di capirla". Questo scrive Hanh.

Ed ecco il testo di Annamaria.

Abbiamo sicuramente sentito parlare di empatia e ci sarà stato anche spiegato che avere empatia significa  “avere la capacità di mettersi nei panni degli altri”. Ma, nella maggior parte dei casi, il nostro metterci nei panni degli altri significa solo identificarci nella persona che abbiamo davanti, cioè simpatizzare con lei. 

Qual è allora la differenza tra simpatia ed empatia? 

Simpatia deriva dal greco sym-patheia cioè “patire insieme”.  

Simpatia è la capacità di provare gli stessi sentimenti, le stesse emozioni dell'altro. Potremmo dire che significa essere in armonia e condividere gli stessi valori della persona che abbiamo di fronte. Simpatizziamo con gli amici e i conoscenti con cui abbiamo qualcosa in comune nella vita, per questo ci risulta facile “metterci al loro posto”. Riusciamo cioè a condividerne le emozioni perchè la pensiamo allo stesso modo o abbiamo avuto le stesse esperienze, positive o negative che siano. 

Empatia deriva dal greco en-pathos cioè “dentro il sentimento”. 

Empatia è la capacità di comprendere i sentimenti, le emozioni dell'altro. Sono empatico se capisco, comprendo ciò che prova la persona che ho di fronte anche se non condivido il suo pensiero o atteggiamento. Potremmo definire l’empatia come la capacità di mostrare ed esprimere rispetto verso i sentimenti dell’altra persona senza giudicarli. La nostra posizione personale non ha importanza, infatti potrebbe essere totalmente opposta a quella di chi abbiamo di fronte: risulterà quindi più difficile “metterci nei panni” di qualcuno con cui non abbiamo niente in comune. 

E cosa significa allora rispettare? 

Rispettare significa accettare che tutti abbiamo il diritto di decidere come vivere, pensare, agire e sentire senza essere giudicati per questo. Rispettiamo gli altri quando capiamo la loro posizione, la loro scala di valori e, malgrado le nostre possano essere molto diverse, non pretendiamo di cambiarle. Ascoltare e capire gli altri e il loro punto di vista significa quindi rispettarli e provare empatia. 

Simpatizzare è condividere valori, passioni e affetti. 

Empatizzare è mostrare rispetto di fronte alle diversità, senza giudicare.

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Bibliografia - Fonti

1) Empatia non è simpatia - Riflessione febbraio 2018 - Annamaria Sudiero

2) https://dimmitiascolto.wordpress.com/ 2018/03/18/empatia-non-è-simpatia/